Danno parentale: il risarcimento spetta anche al nipote per la perdita dello zio

La Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 26140/2023 ha chiarito che: "il risarcimento del danno parentale spetta anche ai nipoti per la perdita dello zio, rimasto vittima di un incidente stradale. Tale relazione familiare, pur non strettissima, rientra infatti tra quelle sufficientemente prossime da far ritenere presuntivamente l’esistenza, per i parenti superstiti, di un danno serio e apprezzabile".

Con la summenzionata ordinanza la Cassazione ricorda che il danno non patrimoniale (come quello parentale) deve essere apprezzato, ed eventualmente liquidato, in entrambe le componenti che ne integrano la struttura, ossia, il danno morale, che consiste nella sofferenza interiore, ed il danno relazionale, inteso come significativa ed oggettiva modifica delle abitudini di vita del danneggiato.
Ciò, tuttavia, a patto che all’esito dell’attività istruttoria, ne sia data la prova!

Nello specifico, la prova si raggiunge per il danno morale, in forza di un ragionamento deduttivo fondato su fatti notori, massime di esperienza o presunzione che consentono di ritenere, salvo prova contraria, che la perdita del parente abbia dato luogo a sofferenza interiori. Il danno dinamico relazionale, più obiettivo, deve essere oggetto di prova rappresentativa diretta. Può inoltre accadere che il parente abbia patito anche un danno biologico (per lo più psichico) separatamente liquidabile se direttamente riconducibile allo stress subito per l’effetto della perdita.

In concreto, tuttavia, la liquidazione delle suddette poste di danno può essere difficile, specie se il parente chiede la liquidazione sia del danno morale, sia del danno psichico (entrambi riconducibili alla sofferenza dovuta alla perdita).

Ciò posto, la Suprema Corte ribadisce che il danno da perdita del rapporto parentale deve essere liquidato sulla base di un sistema a punti, che attribuisca a determinate circostanze di fatto (quali l’età della vittima, l’età del superstite, il grado di parentela e la convivenza) un determinato punteggio, la cui somma, moltiplicata per un dato valore convenzionale, esprima la quantificazione del risarcimento. Tale metodo tabellare a punti è stato adottato sia dal Tribunale di Roma, sia dal Tribunale di Milano, con impostazioni che, per quanto entrambe avallate dalla Cassazione, non sono del tutto omogenee (per esempio la tabella del Tribunale di Milano non contempla tra le varie fattispecie il danno del nipote per la perdita dello zio).

In definitiva, dunque, per avere la corretta liquidazione del danno sarebbe “utile” un intervento del legislatore atto a compiere una regolamentazione univoca e definitiva della materia.

Buone vacanze!

Vi comunichiamo che lo Studio Legale SLS – Lawyers rimarrà chiuso dal 5 al 27 agosto 2023. Vi auguriamo di trascorrere serene e rigeneranti vacanze estive. Sarà un piacere, a partire dal 28 agosto 2023, continuare il percorso assieme a Voi tutti.

Antonino Salsone e lo Staff di SLS – Lawyers